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Andare fino in fondo.Ora

Questo è un Mercato davvero strano, per questo sono felice di poter continuare a collaborare con altri Executive e, quando necessario, perchè no, competere; adoro farlo strano, nuovo, il Business. Nel mio passato ho visto i grandi nomi dell’IT mondiale avere successi incredibili e poi traballare, uscire quasi dalla scena, sparire o resuscitare, li ho sentiti affermare che “grande unità di calcolo centrale è la soluzione giusta; ma pochi mesi dopo dire che è meglio “piccola potenza di calcolo ma su server diffusi“. Oppure ho sentito chi diceva “per noi il servizio è compreso nel prezzo dell’hardware!!!” Sei mesi dopo spin off della business unit hardware, perché “ciò che si vende sono i servizi”.

Con queste precedenti esperienze, non voglio dire nulla sulle Soluzioni Digitali, anche se avrei tantissimo da dire. Per esempio sono arrabbiato con quelli che urlavano “il digitale è disruptive!!!” perchè hanno bloccato gli Imprenditori sul nascere dell’ opportunità (li ricordo tutti quelli lì, ci facevano addirittura degli eventi per dire agli Imprenditori che il Digitale era Disruptive). Però sono arrabbiato anche con tutti quelli che arrivavano e arrivano dalle Agenzie, uomini “tutto like e conversioni” (direttamente da Robert de Niro in “Untouchable”), senza un minimo di esperienza di Business, a parlare di Digitale, confondendolo con le sole attività via Social, che hanno trattato le Aziende come dei “rockettari“, vanificando così le loro risorse economiche, sui social appunto, a caccia di like, ma attenzione quelli che andavano davvero di moda, ovvero quelli inutili, senza vendite attaccate. Poi, un giorno, quasi tutti insieme, gli Imprenditori si sono fatti accorti; ed allora come risposta al nuovo atteggiamento degli Imprenditori, sono entrati in campo tutti quelli che esageravano davvero, quelli senza scrupoli, sempre senza produrre un euro di Business per il proprio Cliente. Ricordo a tal proposito un personaggio super, ma super davvero, alquanto “strano”, dire ad un ex grande produttore di calzature di Vigevano: “Il banner è apparso a oltre 10 milioni di clienti!!!!! le pagine sono state cliccate oltre 2 milioni di volte!!!!! i like sono cresciuti a dismisura!!!!” e lui, il calzolaio “mi scusi, ma quanto tempo devo aspettare per vendere più scarpe ed avere il ritorno del mio investimento?” e il super, ma super davvero, con voce calda, fintamente figlia di una riflessione profonda: “veda, io non mi occupo di vendite”….”quello è un problema suo e del suo staff”. L’ho adorato!!!!!, lo aveva raggirato, gli aveva spazzolato il conto in Banca per essere visibile milioni di volte (ma probabilmente solo due o tre in più, di un target probabilmente inutile, sapevano che faceva scarpe a Vigevano) facendo passare il banner sui siti di informazione on line dei canali televisivi i quali già esprimevano numeri quadrupli, in più il super “strano”, elevava al quadrato quei dati…

Non volevo parlare di digitale, ma la passione è passione, e quindi chi mi conosce bene, ed ha lavorato con me in questi ultimi tre anni, sa che per me l’equazione è assai semplice:

  • se non è sistemico non è digitale, e se non fa business non è digitale.

Prova del nove:

  • per fare business deve essere digitale, per essere digitale deve essere sistemico, se è sistemico fa business.

Sembra quindi che l’elemento di partenza sia sempre il Business. Quindi è sempre tempo di imparare per fare Business. Prima di andare avanti sarebbe bene però leggere il mio articolo: il tempo per pensare è finito sul mio Blog www.tritonstreet.it

Il Tempo per Pensare è finito

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Letto? Bene allora…….ho un fantastico Cliente che senza inseguire il dinamismo vertiginoso della tecnologia, ha cambiato molto in 20 anni, ed oggi si ritrova a rappresentare l’innovazione. Adoro questo Cliente, la Sua strategia è stata sempre molto semplice: comprare ciò che serviva a lui e mai ciò che, agli altri, serviva vendere.

Sembra banale, ma molte aziende dal Brand molto affermato, hanno campato sul fatto di creare un Valore, più o meno inesistente, intorno a ciò che volevano vendere, facendolo diventare una necessità per i Clienti. Più forte era il Brand più veloce era questo passaggio. Lui no, lui ascoltava e sempre educatamente, chiedeva approfondimenti, chiarimenti ecc.

Sembra normale, ma purtroppo il Mondo è molto più pieno, assai (rafforzativo che mi è venuto pensando all’esempio), di coloro che non vedono l’ora di comprare ciò che l’altro vuole vendere. (basta i-phone come esempio?)

Compattare ed integrare quanto acquistato, e poi comprare ancora.

Non si è fatto coinvolgere dalla frenesia di possedere le varie tecnologie. Lui, proprio Lui, quello che comanda, scherza dicendo “in verità io avrei voluto lanciarmi in avanti, anche più degli altri, ma quando chiedevo: “quanto tempo impiegherò per ripagarmi l’investimento? Di quanto si incrementeranno i profitti? le risposte, se arrivavano, erano sempre un istante dopo l’inizio di una nuova rivoluzione tecnologica e quindi ciò che di cui avevamo parlato fino a quel momento non andava più bene perchè loro avevano bisogno di vendermi una cosa diversa!!!!!.

Un po’ di mesi fa, mi ha chiamato e mi ha detto: “Moreno vieni a trovarmi, ho voglia di capire la digitalizzazione, come dici tu sistemica, quella in pay per use, ma non da qualcuno che la conosce e basta ma da qualcuno che sa anche come usarla per fare Business e quindi la conosce “intimamente”. “Desidero costruire qualcosa per mostrare a tutti come realizziamo i nostri prodotti e mentre ci siamo parliamo un po’ anche di intelligenza artificiale.” Io gli risposi “Grazie, ma sei sicuro di volerne parlare con me? tu stai tra i grandi del Mercato” e Lui, il mio Cliente senza rispondere alla mia domanda direttamente: “come potrei parlare di Business con chi è venuto da me per tentare di vendermi in passato Mainframe, Server, Help Desk, Storage, Digitale Disruptive, Investimenti sui Social ecc… nei momenti sbagliati, e senza aver fatto in tempo, o esser stato capace, di darmi i razionali economici che gli avevo chiesto?” Lui dice, ed io concordo, che il business è fatto di momenti positivi e negativi, emozioni, passioni, competenze, visioni e rigore e che le nuove -non tecnologie- stanno facendo esplodere i paradigmi e con loro anche tutti i sarchiaponi tecnologici del passato. Si stanno evidenziando le stranezze del mondo IT che avendo costantemente drogato domanda ed offerta, ora non si ritrova più. “Alla fine la gente ha bisogno di risolvere i propri bisogni, quasi come se imprenditore e consumatore fossero dalla stessa parte, offrendo, scegliendo e comprando al prezzo giusto”.

Questa ultima sua considerazione mi scatenò, mi diede il “la” per esprimere il mio pensiero su quanto mi aveva chiesto. Io espressi quindi ciò in cui credevo, ovvero: “Vedi caro M………lo scopo della digitalizzazione sistemica è proprio quello di assicurare al Mercato la relazione “valoriale” Azienda/Consumatore per lo sviluppo esponenziale del Business B2B, B2TC e B2B2TC, (la T non è un errore) e assolutamente non più, e si spera mai più, B2C e B2B2C; l’adozione della «digitalizzazione sistemica» azzera anche gli investimenti delle Aziende, in quanto viene utilizzata con il modello “Pay per Use”.

Condivisi anche la necessità di: “integrare nella transazione commerciale i fondamentali dell’Imprenditore e dell’Azienda rispetto all’Economia Circolare e Inclusiva, consentendone la massima comprensione da parte dei Clienti ed incrementando così la propria immagine sui Mercati”.

E ancora: “La digitalizzazione sistemica deve anche consentire alle Business Unit delle Aziende la possibilità di velocizzare il proprio ingresso su nuove opportunità di Business, o potenziare quelle già esistenti, senza investimenti e senza alcun intervento sul proprio assetto di Information Technology.”

Come un fiume in piena: “Le Soluzioni Digitali Integrate sono capaci di assicurare la migliore soddisfazione di fruizione ai Consumatori e nel contempo le maggiori performance di business a crescita esponenziale per le Aziende”.

Ma non potevo rinunciare a: “Non va dimenticato inoltre che il Valore delle Aziende, la capitalizzazione in questo caso, è proporzionale anche alla capacità di controllo del proprio Customer Journey, il quale, grazie alla digitalizzazione sistemica, deve consentire alle stesse la creazione di percorsi innovativi, efficaci ed operativi alla velocità della luce, immediati; ma anche l’attenzione al miglior utilizzo da parte dei Consumatori, combinato con la garanzia di User Experience di grande valore e semplicità di fruizione”.

e mi avviai a concludere con: “Il goal quindi”, caro M………”è proprio ciò che ti aspetti, ovvero una logica di Collaborazione impresa – impresa – cliente – clienti, per generare Valore, incrementando la consapevolezza e partecipazione agli acquisti da parte dei Consumatori”.

Lui, M………., mi guarda, si rende conto di avermi scatenato, sorride e molto semplicemente dice: “tu parli la mia lingua, mi è sempre piaciuto lo sforzo che fai per allineare i vocabolari, per parlare la stessa lingua, e con il digitale ho capito che è importante allineare anche gli obiettivi ed i Valori che si vogliono generare sui Mercati. Io non voglio sapere cos’è la digitalizzazione, addirittura sistemica, mi serve sapere che tu ed io lavoriamo insieme, collaboriamo, e tu ed io generiamo Valore sul Mercato, producendo profitti per la mia e tua Azienda. Insomma tu non mi vendi nulla, ma devi pretendere il mio impegno sul Business. Mi piace. Da lì fu un Business Case dietro l’altro, ma sempre fatti insieme. Non mi fu mai fatta la domande sul perchè avrebbe dovuto lavorare con me e nemmeno chiesto di dirgli quale sarebbe stato il suo/nostro ROI…..lo abbiamo definito e messo a target insieme. Dimenticavo siamo anche diventati soci.

MORENO TARTAGLINI: CEO DI ARXIT S.r.l. moreno.tartaglini@arxit.it – www.arxit.it – www.tritonstreet.it -Sono un imprenditore. Credo nella convergenza tra innovazione e tradizione. Consapevole delle necessità come Individui, Cittadini, Consumatori, sono attratto dai fondamentali dell’Economia Circolare per garantire lo sviluppo delle Imprese. Sono (stato) un Executive della IBM, lo scrivo perchè Executive della IBM non si smette mai di esserlo. Sono convinto che in certi momenti della vita sia importante condividere con altre persone le opportunità vissute per generare sempre più Valore per la Società, per l’Ambiente e per le Imprese.

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